BREVI CENNI SULLA REVISIONE DEL TITOLO V, PARTE II, DELLA COSTITUZIONE di Matteo Pezza
Il disegno di legge costituzionale approvato dalla Camera dei deputati il 12 aprile 2016 avente ad oggetto “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della Parte II della Costituzione”, che a breve sarà sottoposto a referendum confermativo ai sensi dell’art. 138 cost., stimola alcune riflessioni sulla nuova disciplina del riparto di competenze tra Stato e Regioni.
La riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 (l. cost. n. 3 del 18.10.2001) aveva individuato all’art. 117 un duplice elenco di materie: al comma 2 quelle devolute alla competenza legislativa esclusiva statale ed al comma 3 quelle attribuite, invece, alla competenza legislativa concorrente delle Regioni, da esercitarsi nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalla legge dello Stato. Il comma 4 precisava, infine, che “spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione...