Modifica del contributo economico al coniuge nel corso della separazione e del divorzio

La Suprema Corte di Cassazione ha recentemente chiarito che "la natura e la funzione dei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio, così come quelli attinenti al regime di separazione, postulano la possibilità di adeguare l'ammontare del contributo al variare nel corso del giudizio delle loro condizioni patrimoniali e reddituali, e anche, eventualmente, di modularne la misura secondo diverse decorrenze riflettenti il verificarsi di dette variazioni (oltre che di disporne la modifica in un successivo giudizio di revisione), con la conseguenza che il giudice d'appello, nel rispetto del principio di disponibilità e di quello generale della domanda, è tenuto a considerare l'evoluzione delle condizioni delle parti verificatasi nelle more del giudizio" (Cass. civ. Sez. I Sent., 04/04/2019, n. 9533 )....
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Il diritto all’assegno divorzile

L'accertamento dell'inadeguatezza dei redditi dell'ex coniuge rappresenta un accertamento di fatto, non revisionabile in sede di legittimità, che integra la condizione di mancanza di indipendenza-autosufficienza economica che è presupposto legale dell'attribuzione dell'assegno divorzile, risultando irrilevante l'ulteriore riferimento al requisito, ormai superato, della conservazione del tenore di vita matrimoniale (Cass. 21.12.2017, n. 30738)....
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